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Chi non ha mai sognato una volta nella vita di volare?

Volare è superare le paure e gli ostacoli.

Volare è esplorare oltre i limiti, verso nuovi orizzonti liberi.

Volare è osare, là dove non ci si è mai spinti prima.

Scaricare il file con la storia completa di Camiciotto.

Una piena di emozioni che ti raccoglie da terra

e ti solleva per trasportarti in volo in un viaggio che hai sempre percorso in fila,

allacciandoti le scarpe strette, aggrappandoti ai supporti.

Ora è il momento di cambiare, per imparare a rispettare.

Ora è il momento di ascoltare.

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Camiciotto nel regno di Ten il Drago.

 

Mi chiamo Camiciotto, vi ricordate di me? Vi avevo promesso una storia. Eccola.

Vi siete mai chiesti com’è vivere da camicia?

All’inizio è tutto perfetto. Nessuna piega fatta male, elegantemente esposte veniamo trattate come dive. Tutti ci ammirano, amano i nostri colori, la nostra morbidezza, la precisione del nostro taglio e delle nostre cuciture.

Poi arriva il momento in cui qualcuno ci sceglie e ci porta a casa ed ecco che diventiamo parte della confusione che regna nella quotidianità degli umani.

Macchie, sudore, grasso e non parliamo di quegli insopportabili pasticci di inchiostro che ci tolgono lo splendore….e così le nostre vite si trasformano in sopravvivenza.

Camiciotto racconta #3

Giri di giostra sempre più veloci da far perdere i bottoni, saponi che ci graffiano, smacchiatori e candeggine puzzolenti con i quali lottiamo stringendoci forte forte le une alle altre fino a quando, ridotte a tristi cenci invecchiati, veniamo dimenticate in un umido armadio buio in attesa di un destino che potrà solo essere peggiore.

“Non era di buona qualità” li senti borbottare. Se solo ci trattassero meglio!

“Il mio regno e tutti i suoi bottoni per un po’ di gentilezza” urlai sfinito, appeso a collo in giù ormai da due giorni sotto un sole cocente di inizio estate.

Ed ecco che, magicamente libero dalle “pizzicose” mollette che mi imprigionavano, mi trovai a volare sopra uno splendido lago trasparente e silenzioso.

Chiusi gli occhi per trattenere la gioia che mi gonfiava le fibre quando ad un tratto SSSLESCHHH, un potente sibilo interruppe i miei morbidi pensieri.

E lo vidi.

Minuscoli esseri puzzolenti e brutti da far paura si stavano agitando tra le fibre di famiglie di camicie uguali a me, mentre di fronte a loro un bellissimo drago con grandi ali lucenti e una grande bocca spalancata, come fosse il più potente dei maghi, li imprigionava ad uno ad uno in piccole ma portentose bolle lanciandoli lontano, senza ritorno.

Quel giorno per la prima volta vidi TEN il Drago.

Ancora non sapevo che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata.

Con la dolcezza si ottiene tutto.

 

Svolazzando nel regno di TEN pensavo ammirato alla sua forza, alla sua sicurezza e a come riesca a non sbagliare mai un colpo. TEN era il supereroe di tutti i draghetti, ora era anche il mio.

Sapeva essere superforzuto con i nemici più forti e ostinati ma anche gentile e delicato quando serviva. Sapete, noi camicie proveniamo da famiglie diverse, così come tutti i nostri parenti.
Ogni famiglia è fatta a modo suo, un po’ come voi umani che avete capelli biondi o occhi scuri, cognomi diversi e una storia alle spalle che vi ha reso quelli che siete.

Io, ad esempio, sono fatto di puro cotone e come tutta la mia stirpe sono fatto per durare, anche in caso di antipatici “trattamenti”.

Le mie cugine fatte di seta sono estremamente eleganti ma altrettanto delicate, così come la famiglia discendente dalla calda e morbida lana: vietato maltrattarle!

Poi viene il lino, guai a stropicciarlo troppo, per dispetto resta arrabbiato giorni e giorni.

Insomma, siamo tanti e non siamo tutti uguali e questo TEN lo sa!

Oggi l’ho visto alle prese con una banda di teppistelli che se la godevano maleducatamente adagiati su preziosi fili setosi e brillanti.

È stato un vero spasso ammirare come con tanta maestria travestita da dolcezza, TEN li accompagnasse lontano ad uno ad uno con l’ordine di non farsi vedere mai più!

Oggi il mio eroe l’ho soprannominato DELI TEN.

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Mai sfidare TEN!

 

Camiciotto immagine 5 TEN

Oggi ho capito che è meglio non sfidare TEN, altrimenti sono guai grossi!

Certo, sapevo che un drago arrabbiato non porta niente di buono, ma quello che ho visto mi ha lasciato a bocca aperta!

Dall’alto del mio volo si vedeva una gran confusione. Tessuti ridotti ad un accumulo di macchie, e che macchie! Erba, vino, caffè, olio, frutta…persino tracce di rossetto!

Qualcuno da qualche parte doveva aver fatto una grande festa, sicuramente uno di quei bellissimi pic-nic in confronto ai quali la festa d’estate genitori-figli assomiglia a una tranquilla giornata alle terme.

TEN era arrabbiatissimo, lo si vedeva bene anche da lontano.

Di fronte a lui un esercito agguerrito, direi anche molto coraggioso, lo sfidava deciso a non muoversi di un millimetro.
La rabbia di TEN si è trasformata in qualcosa di veramente spettacolare, credetemi.

Improvvisamente aveva acquistato la forza di tre draghi. Era come se avesse tre identità nello stesso momento ed ognuna di loro mostrasse un super potere speciale.
Insomma, TEN si era trasformato in SUPER TEN.

Lo scompiglio a quel punto fu generale. Un fuggi-fuggi precipitoso accompagnato da grida e molte lacrime che scorrevano a fiotti. TEN non aveva intenzione di mostrare alcuna pietà, anzi.

Ad uno ad uno i mostriciattoli venivano disintegrati in infinite particelle, portate via dalle loro stesse lacrime.

L’intensità della scena era forte e mi chiesi quale altra sorpresa aveva in serbo per me questo volo.

Un’amica di nome Oxie

Tutti mi dicono che sono troppo curioso e che prima o poi mi metterò in un catino di guai.

Ed è stata proprio la curiosità a spingermi in una zona del regno di TEN da dove arrivava una puzza stranissima.

Dovevo scoprire, dovevo curiosare!

Mi ritrovai così in un parco meraviglioso illuminato da una luce strana, quasi argentata.

Il primo mostro che voleva assalirmi non era affatto un mostro, ma l’ombra di una minuscola palla pelosa.

Il secondo, faceva spaventosi rumori dietro di me, era in realtà un piccolo mostriciattolo viola che scappava urlando.

E la creatura che strisciava sotto la stoffa sibilando piano piano non era uno spirito malvagio ma un piccolissimo funghetto marrone.

Tutto sudato per lo spavento stavo scappando da quella gabbia di matti, quando la vidi!
Occhi vispi e nastrini alle orecchie si stava preparando ad un succulento pranzetto, scatenando il fuggi fuggi di tutte quelle bestioline ripugnanti.

Sarebbe diventata la mia inseparabile amica Oxie.

Oxie la golosa, la profumata e sempre felicemente affamata!

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L’amicizia è una morbida compagna

 

È tempo di tornare nei miei armadi, qualcuno mi starà cercando in tutte le ceste,
ma sono felice e molto più ricco del giorno in cui, volando, sono capitato in questo vorticoso angolo di mondo.

La ricchezza sono i miei nuovi amici: Ten, Oxye e tutta la loro vivace ed energica compagnia!
Mi piace pensare di poter tornare qui ogni volta che lo vorrò e ne avrò bisogno,
perché tutti loro avranno sempre un pensiero delicato per me.

Certo, non mi aspettavo a questo punto della storia di mettermi a piangere come un piccolo cencio bagnato,
ma quando Ten mi ha abbracciato con tanta intensa delicatezza,
mi si sono rizzate tutte le fibre e non sono riuscito a trattenermi.

Porto via con me un delicato profumo che riconoscerò ovunque, anche a bottoni chiusi….

Dovrei ora scrivere FINE a questo mio racconto…
ma in fondo, poi tutto comincia nuovamente in un attimo, quando meno te lo aspetti.

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